19 Novembre 2025
Il fatto

SI contro il lavoro all’aperto nelle ore più calde

Una voce su un operaio colto da malore per l’esposizione al caldo, nei giorni scorsi. Un problema atavico, quello della tutela dei lavoratori che, da sempre, interessa le formazioni politiche come Sinistra Italiana. Il circolo nisseno intitolato ad Enrichetta Casanova Infuso è quindi intervenuto con una nota a mezzo stampa, firmata dal segretario Andrea Salvatore Alcamisi che ha chiesto un’ordinanza urgente al sindaco Walter Tesauro.

«Circola la notizia che un operaio, impegnato in questi giorni nei lavori di manutenzione del manto stradale, sia stato colto da un malore per l’esposizione alle calde temperature e, perciò, trasportato in ospedale per gli accertamenti. Nell’anno della campagna referendaria, promossa dalla CGIL, rivolta ad un miglioramento delle tutele nei riguardi della classe lavoratrice, è opportuno continuare a tenere desta l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. È urgente, infatti, programmare le misure di sicurezza al fine di salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici impegnati in mansioni che comportano una frequente esposizione nelle ore più calde della giornata. Per il Circolo di Sinistra Italiana di Caltanissetta una puntuale ordinanza sindacale è d’obbligo dinanzi alla permanenza dei fattori di rischio climatici per la classe lavoratrice. La sospensione dei lavori all’aperto dalle ore 12 alle ore 16 e la rimodulazione dei turni di lavoro rappresentano una risposta efficace da parte dell’amministrazione pubblica, se è vero che il sindaco, massima autorità locale, è responsabile della salute pubblica e, nell’esercizio dei poteri in materia di sanità locale, può emettere ordinanze contingibili ed urgenti per fronteggiare pericoli straordinari che mettono a rischio l’incolumità pubblica. È nostra convinzione, perciò, non trascurare il tema del lavoro soprattutto in un territorio come quello del Nisseno, dove le mansioni di tipo edilizio e affini e di tipo agricolo, le più gettonate nell’offerta territoriale di mercato, risultano le più esposte ad ogni sorta di sfruttamento e di impoverimento».

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