13 Luglio 2025
L'opinione

“Futura” sul riordino ospedaliero regionale

(Il consigliere comunale Armando Turturici)

Il gruppo consiliare “Futura – Costruiamo insieme la città” denuncia con fermezza il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera proposto dalla Regione Sicilia e il conseguente silenzio del sindaco di Caltanissetta sulla questione. Così si esprime “Futura” in un comunicato stampa pervenuto in redazione a proposito delle notizie emerse in questi giorni, che «delineano un progetto ampiamente bocciato dai sindaci e dagli amministratori locali, progetto che rappresenta l’ennesimo schiaffo alla nostra provincia».

“Futura” rincara la dose parlando di «un piano che taglia posti letto, ignora i reali bisogni dei territori e, soprattutto, abbandona il Presidio Sant’Elia, negandogli di fatto il pieno riconoscimento e l’attuazione del suo ruolo di DEA di II livello, come previsto dalla normativa vigente (D.M. 70/2015). Mentre si discute di posti letto, ci si dimentica che non sono ancora operativi i reparti di chirurgia toracica e cardiochirurgia, come la normativa prevede, mentre continua la carenza cronica di personale medico, sanitario e tecnico.

Siamo di fronte a una visione miope e sbilanciata, che palesa una verità amara: la sanità pubblica non viene più percepita come un bene comune, ma come una variabile contabile da gestire secondo convenienze politiche ed equilibri elettorali.

Ma la salute non è un privilegio. È un diritto universale e inalienabile, soprattutto per le aree più fragili della nostra Regione.

In decenni di scelte sbagliate, il sistema ospedaliero della nostra provincia è stato progressivamente smantellato. Oggi i cittadini della provincia di Caltanissetta sono costretti a rivolgersi altrove – Palermo, Catania, Messina, fino al Nord Italia –, o alla sanità privata, contribuendo a una mobilità sanitaria passiva insostenibile, che pesa sui bilanci pubblici e trasforma le cure in un lusso per chi può permettersi di spostarsi.

Intanto la sanità nella nostra provincia arretra, mentre i grandi poli metropolitani continuano a ricevere investimenti, tecnologie e personale. E in questo scenario di squilibrio crescente colpisce l’assenza totale del sindaco Tesauro, che ancora una volta ha scelto il silenzio. Una linea inadeguata, che non tutela Caltanissetta né il suo ruolo strategico.

Al contrario, esprimiamo apprezzamento per il fronte comune che si è creato tra i sindaci del territorio: una risposta collettiva, coraggiosa e necessaria. Perché la sanità non può e non deve diventare una guerra tra poveri.

Non si può più accettare che un ospedale cresca a scapito di altri, né che territori interi vengano lasciati indietro.

È tempo di cambiare visione. O il territorio cresce tutto insieme, o non crescerà mai.

Come gruppo consiliare Futura, da tempo, indichiamo una direzione chiara e concreta: fare della provincia di Caltanissetta il Quarto Polo Sanitario della Sicilia».

Questa, la proposta che “Futura” oppone allo stato di cose descritto nel comunicato stampa: «rendere Caltanissetta un hub di II livello funzionale e completo, con reparti attivi e personale stabile, a servizio anche delle province limitrofe; garantire a Gela il ruolo che merita come ospedale di riferimento, tenendo conto della sua posizione geografica e dell’ampiezza del bacino d’utenza; sostenere tutti gli ospedali territoriali in centri in cui la fragilità viaria li rende ancora più vulnerabili e bisognosi di un presidio ospedaliero stabile ed efficiente».

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