22 Marzo 2025
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A tre anni dalla guerra in Europa, ieri nuovo appuntamento del Presidio per la Pace

Le donne di Caltanissetta in piazza Garibaldi (foto inviata dalle organizzatrici dell’evento)
Loredana Rosa legge il documento del Presidio. Accanto, l’artista Mara Librizzi.

Tre anni di guerra, tragici e interminabili, ci presentano oggi il loro carico di morti e di macerie. Lo scempio della gioventù mandata a morire e dei civili bombardati non ha lasciato indifferenti le donne di Caltanissetta che ieri, ancora una volta, si sono date appuntamento in piazza Garibaldi per ribadire che un altro modo è possibile. Riceviamo e pubblichiamo il loro documento, firmato da Loredana Rosa, ricordando che il Presidio delle donne si svolge in contemporanea a Palermo (iniziato il 24 febbraio 2022) e a Caltanissetta (dal 24 novembre 2023).

«Noi donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente – abbiamo preso l’impegno di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi.

Non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione “Fuori la guerra dalla storia” lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina) anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…)

Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLA DI PACE».

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