Antenna RAI: il WWF Sicilia Centrale chiede le dimissioni della Soprintendente

«Riteniamo il suo incarico di Soprintendente non più compatibile con le esigenze di rigorosa tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico del Nisseno». Il WWF Sicilia Centrale è categorico e scrive queste parole, indirizzate all’architetta Daniela Vullo, a conclusione del flashmob organizzato proprio questa mattina, davanti la Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta.
L’antenna è stata abbattuta ma le proteste non si placano: una parte della città (che non è possibile quantificare) ancora non si arrende e il WWF ritiene «la revoca del vincolo di tutela della “torre strallata onde medie Rai” e di tutti gli impianti esistenti sulla collina Sant’Anna» causa scatenante dello smantellamento della struttura lunga 286 metri, per molti un simbolo della modernità di Caltanissetta.
«Chiediamo le immediate dimissioni della Soprintendente Vullo perché per anni ha consentito a RAI Way di non effettuare le necessarie e prescritte manutenzioni, in palese e ingiustificabile violazione del Codice dei Beni culturali che impone alla Soprintendenza un ruolo di vigilanza, controllo ed intervento sostitutivo» – si legge nel comunicato stampa del WWF Sicilia Centrale.
«In questa triste vicenda, a nostro avviso la Soprintendente sarebbe venuta meno al suo dovere e ruolo istituzionale e, perciò, riteniamo che non sia più idonea a garantire la tutela del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del nostro territorio. Nella vicenda dell’antenna RAI» – aggiunge il presidente Ennio Bonfanti nel comunicato – «l’architetto Vullo è stata una delle principali responsabili dei vari procedimenti che, adesso, hanno portato alla scellerata demolizione di un impianto di notevole interesse storico-antropologico-tecnico-scientifico. Riteniamo il suo incarico di Soprintendente non più compatibile con le esigenze di rigorosa tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico e, quindi, confidiamo in un gesto di responsabilità della dottoressa Vullo che possa ridare credibilità ad un Organo così importante per il territorio».