Ivo Cigna (Legambiente): «Un centro storico svuotato e degradato non aiuta la rinascita di un capoluogo di provincia».
A proposito della riapertura provvisoria di corso Umberto I, abbiamo sentito l’opinione di Ivo Cigna (Legambiente).
Questa riapertura provvisoria di corso Umberto I ha suscitato attese ed entusiasmi che vanno ben oltre il tratto di strada aperto, presupponendo un nuovo risveglio del centro. Secondo te, questi entusiasmi sono fondati? Perché?
«Cinquanta metri di strada da cui dipenderebbe lo sviluppo della città? È assurdo che la politica insegua queste tendenze, senza nessun raziocinio. I tratti di corso Umberto I che, in questi anni, sono rimasti aperti al traffico hanno forse impedito ai negozi di chiudere? Da almeno un trentennio ci si riempie la bocca col centro storico senza avere, però, un approccio sistemico e organico per la sua conservazione e valorizzazione. La chiusura del centro non è stata mai seriamente accompagnata con azioni atte a contrastare il suo graduale spopolamento e ad incoraggiare al contrario chi voleva restare».
Voi di Legambiente cosa avete fatto per rendere fruibile il centro, in questi anni? E cosa farete nell’immediato futuro? Quale modello urbano desiderate?
«Legambiente punta sullo sviluppo della mobilità sostenibile: meno macchine, meno mezzi a combustibili fossili, più bici, più mezzi di trasporto collettivo (anche a chiamata), più mezzi di locomozione elettrici e conseguente maggiore diffusione dei punti di ricarica. Ma le piste ciclabili sono una ferita aperta che ancora sanguina e spesso i soldi ad esse destinate servono per altre finalità che poco hanno a vedere con le politiche verdi europee e l’incentivazione della mobilità lenta e sostenibile.
Come Legambiente, utilizzando un finanziamento di Fondazione con il Sud, abbiamo realizzato in Centro Storico una Ciclofficina, presso un locale concesso gratuitamente dal Comune di Caltanissetta, con 22 bici a pedalata assistita che noleggiamo per visite in Città e nel territorio circostante».
Secondo te, questo dibattito sul centro storico è opportuno o bisognerebbe piuttosto elaborare un’idea di città, includendo anche le periferie?
«Un centro storico svuotato e degradato non aiuta certamente la rinascita di una città capoluogo di provincia. Così come oggi stiamo pagando decenni di politiche urbanistiche e commerciali errate e/o poco lungimiranti, allo stesso modo ci vorrà del tempo per rivitalizzare questa parte di città, ammesso che si decida per davvero di invertire la rotta».