Ponte sullo Stretto? Potenziare prima il trasporto ferroviario: una nota del PD
Il Ponte sullo Stretto è la questione più importante da affrontare parlando di infrastrutture o occorre prima occuparsi del trasporto ferroviario? Riceviamo e pubblichiamo in proposito il comunicato stampa a firma di Carlo Vagginelli, segretario del circolo PD “Guido Faletra”.
«Come accade ormai ciclicamente, nel corso di questa settimana l’On. Alessandro Pagano è tornato ad affrontare il tema delle infrastrutture circoscrivendolo alla sola questione del Ponte sullo Stretto.
Lungi dal voler entrare nel merito di una discussione che richiederebbe un approfondimento ben diverso da quello proposto dal deputato leghista, noi preferiamo cogliere questa occasione per denunciare la condizione drammatica in cui vivono migliaia di donne e uomini che quotidianamente si spostano all’interno della nostra regione.
Il Partito Democratico regionale ha posto questo tema proprio pochi giorni fa, segnalando l’esiguità di interventi previsti dalla nuova bozza del PNRR per il potenziamento della rete infrastrutturale siciliana.
Certo, è importante che in quel testo si faccia riferimento all’adeguamento di alcune stazioni ferroviarie (Palermo Notarbartolo, Acireale e Marsala), all’elettrificazione delle tratte Caltagirone/Gela e Palermo/Trapani ed al potenziamento della linea Palermo/Catania, ma tutto ciò rimane comunque insufficiente.
Resta del tutto trascurata, infatti, la questione relativa al collegamento tra la parte sud-orientale della regione e quella nord-occidentale. Si tratta di un tema nemmeno sfiorato dalla nuova bozza del PNRR, ma la cui centralità è assoluta.
Per rendersene conto è sufficiente verificare il numero e la durata media delle corse previste per le tratte che collegano Modica, Gela o Licata a Caltanissetta: solo tre viaggi giornalieri, da tre ore e quindici minuti nel primo caso, da un’ora e cinquanta minuti nel secondo e da un’ora e venticinque minuti nel terzo.
Tempi assolutamente incompatibili con lo sviluppo di un’area di oltre trecentomila persone, che necessita di un rapido collegamento con la linea ferroviaria Palermo/Catania e che nel prossimo futuro ne avrà ancor più bisogno.
Quel collegamento potrebbe essere fornito dalla stazione ferroviaria di Xirbi, il cui potenziamento restituirebbe una funzione strategica alla nostra città e le attribuirebbe il ruolo di snodo cruciale per lo spostamento di persone e merci.
Anche per questa ragione ci sembra assolutamente necessario affiancare il potenziamento della linea Palermo/Catania con un intervento di rafforzamento dell’asse ferroviario che partendo da Modica passa per Gela, Licata e Caltanissetta.
Lungo quella tratta servono corse più frequenti, linee elettrificate, treni più moderni e veloci e soprattutto una pianificazione più efficiente, puntando – ad esempio – sul trasporto intermodale. Serve, in altri termini, una vera e propria rivoluzione della mobilità, per la quale si renderebbero necessarie risorse nazionali ma anche interventi della Regione Sicilia, che è soggetto competenze in materia di trasporto ferroviario regionale.
Allo stesso tempo, servono investimenti che consentano di trasformare l’area di Xirbi in una grande piattaforma logistica, uno strumento che potrebbe consentire nuovi sbocchi commerciali ai nostri produttori ma la cui realizzazione richiede strumenti tecnici e personale adeguato.
Sono questi gli interventi per i quali dovrebbe impegnarsi la nostra rappresentanza parlamentare, incalzando il Governo nazionale e quello regionale al fine di orientarne le scelte. Noi del Partito Democratico proveremo a farlo, avviando un confronto con gli amministratori locali, i cittadini pendolari, le imprese e i lavoratori interessati ad una vera prospettiva di sviluppo sostenibile del nostro territorio. La retorica sul Ponte continueremo a lasciarla ad altri».