27 Luglio 2024
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La lettura di Thomas Mann tra passato e presente

Una testimonianza di ieri che fa riflettere oggi: possiamo definire così Moniti all’Europa, la raccolta dei saggi d’argomento politico che Thomas Mann scrive tra il 1922 e il 1945. Pubblicata per la prima volta nel 1947 e riedita nel 2017, sempre da Mondadori, la silloge contiene le riflessioni di uno dei più grandi scrittori ed intellettuali tedeschi ed europei sui temi della democrazia, del nazionalsocialismo e dell’Europa tra le due guerre.

Dal libro emergono uno strenuo oppositore al nazismo che paga le sue scelte etiche e politiche con l’esilio e la privazione della dignità accademica, e uno spaccato storico che offre molti spunti per riflettere sull’Europa di oggi, tra crisi economica e tensioni populiste. «Il nostro tempo» – scriveva Mann nel 1935 – «ha prodotto questo fenomeno di strana perversione: una riunione in massa di spirito, morbosamente esaltata, ha applaudito all’abolizione dei diritti dell’uomo, che qualcuno proclamava dall’alto della tribuna per mezzo dell’altoparlante. Dalla semplicità può venire la verità, dalla perversità no».

Le considerazioni sul dovere dell’impegno politico risultano infine attuali per ogni cittadino e cittadina. «La democrazia è diventata realtà» – scriveva Mann nel 1937 – «(la democrazia) è oggi un fatto interiore, in quanto la politica è diventata una questione di tutti e nessuno può rinnegarla, perchè essa si impone ad ognuno con una immediatezza che i tempi precedenti non conobbero».

Insomma, la democrazia come «forma politica e sociale che più di ogni altra è ispirata dal sentimento e dalla coscienza della dignità dell’uomo» rifugge da ogni populismo.

Voi che ne pensate?

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